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lunedì 21 aprile 2008

motoGP - Si parla già del 2009


Dalla notte del Qatar che ha dato il via alla MotoGP 2008 è passato poco più di un mese soltanto. Tre Gran Premi che hanno proposto tre vincitori diversi, ma che hanno già fatto capire che tipo di campionato sarà. Un mondiale che si giocherà fondamentalmente tra quattro piloti: Stoner, Rossi, Pedrosa e Lorenzo. La lotta è soltanto all’inizio e proporrà sicuramente tante sorprese, da qui in avanti: non potrebbe essere altrimenti, considerato che mancano ancora 15 gare al termine. In ogni caso, si inizia già a parlare di mercato in vista del prossimo anno: i più esperti affermano che i nuovi contratti per la stagione 2009 si concluderanno infatti molto, molto presto: alcuni segnali di cambiamento relativi ad alcune situazioni, in effetti, ci sono già stati.

Prendiamo Nicky Hayden e Andrea Dovizioso: uomini Honda da anni, il primo è al sesto anno nel team ufficiale HRC e a fine stagione è in scadenza di contratto. Il secondo ha appena debuttato in MotoGP in un team satellite, e il suo obiettivo futuro non può essere che uno: il team ufficiale HRC, appunto. Impossibile non pensare a un avvicendamento, con il “draghetto” al posto del ragazzo del Kentucky. Guardacaso, del resto, il contratto di “Dovi” con il team JiR Scot consente al forlivese di svincolarsi a fine stagione se dovesse arrivare una chiamata dalla HRC

A quel punto, libero Hayden, il puzzle della MotoGP potrebbe cambiare ulteriormente. In casa Ducati l’americano è molto stimato e oltretutto Nicky ha uno stile di guida molto simile a quello di Stoner, arrivando dal dirt track e stabilizzando molto la moto col freno posteriore. Prendendo Kentucky Kid, non c’è teoricamente il timore che possa non adattarsi alla Desmosedici, una moto che sa dare il meglio soltanto se guidata in un certo modo.

Il puzzle potrebbe, infine, ricomporsi con Marco Melandri che avrebbe la possibilità di tornare su una moto che conosce molto bene e che sa soprattutto interpretare al meglio, la Honda, proprio al posto di Dovizioso o, perché no, tornando da Fausto Gresini. Del resto, se le difficoltà di adattamento alla Desmosedici del ravennate continueranno converrà chiaramente a entrambi separarsi. Si tratta soltanto di un’ipotesi, che però almeno sulla carta sta in piedi.

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