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venerdì 28 dicembre 2007

Calciomercato

Sarà la vicinanza con l'Epifania, è un fatto che le voci sul calciomercato di riparazione appaiono sempre più fantastiche, se legate alle attuali disponibilità economiche delle diverse società. I sogni, però, non costano e trovano grandi spazi. Diverso il discorso se si tenta di trasformarli in realtà.
Squadre e sogni - C'è spazio, allora, per i sogni del Milan di Berlusconi per Ronaldinho e per quelli del Cagliari, derelitto in coda alla classifica, per giovani di belle speranze come Chimenti o Pagliuca. Per tutti i gusti e per tutte le tasche. Si tratta di armarsi di pazienza e seguire l'evolversi delle diverse trattative, molte già in corso prima ancora dell'apertura ufficiale del mercato.
Tutto parte dall'Inter - La società di Moratti, prima incontrastata in campionato, ha dimostrato grande forza e convinzione anche in Europa. Ha problemi a centrocampo per gli infortuni a Figo, Vieira, Stankovic, Dacourt. Chivu, utilizzato con successo nel ruolo di mediano, deve rientrare in difesa per sostituire l'infortunato Samuel. Moratti ha dichiarato che la società tornerà sul mercato. I nomi in taccuino vanno dal brasiliano del Manchester City, Elano, che è anche comunitario, al portoghese Maniche (che piace molto a Mancini) dell'Atletico Madrid, agli italiani Maresca, messo un po' da parte dal Siviglia, Zanetti del Torino e Volpi della Sampdoria.
Al Milan serve un portiere - I rossoneri, i cui limiti sono stati messi a nudo nel derby con l'Inter, cercano ad un estremo difensore. Dida non gode più della fiducia della società e dello spogliatoio (nonostante la difesa d'ufficio di Kakà). I rossoneri puntano Frey della Fiorentina, ma è difficile che arrivi a gennaio. Per la difesa c'è Zambrotta, pronto a lasciare il Barcellona dove trova poco spazio. Per l'attacco il sogno: Ronaldinho. Una delegazione della società è in Brasile per incontrare il calciatore, in rotta con il Barcellona, con i tifosi ed anche con la stampa catalana. Il costo del suo cartellino, pur sempre alto, si è quasi dimezzato rispetto alle quotazioni di qualche mese fa. Rimane molto alto l'ingaggio, che potrebbe avere ripercussioni nello spogliatoio rossonero. C'é da superare, infine, la concorrenza del Chelsea.
Il caso Ronaldo - La società di Berlusconi, però, sembra intenzionata a muoversi per potenziare ancora di più l'attacco, visto che Ronaldo sarebbe intenzionato a rimanere in Brasile per indossare la maglia del Flamenco. L'ex fenomeno ha disputato nella stagione in corso una sola partita ( quella di Cagliari), non riesce a recuperare da infortuni che appaiono banali. Il Milan non può attendere. Punta alla champions, visto il distacco in campionato. L'alternativa è tra Amauri, quotato dal Palermo 25 milioni d'euro, e Drogba, con un ingaggio stratosferico. A seguir tutte le voci, Berlusconi dovrebbe fare un investimento ( tra acquisto cartellini e ingaggi) di oltre cento milioni d'euro.
Su Amauri, però, punta anche la Juventus di Ranieri - La società bianconera è disposta a cedere uno tra Iaquinta e Palladino più milioni per assicurarsi il brasiliano. La gara è aperta. Se il Milan punta all'Europa la Juventus, che occupa il terzo posto in classifica e sta avendo un rendimento superiore alle aspettative della vigilia , non intende rinunciare al discorso scudetto. Il distacco dall'Inter è evidente, però il campionato è ancora lungo e i nerazzurri sembrano puntare più all'Europa. In primavera l'attenzione potrebbe essere dedicata in maggior misura proprio alla champions league. Ecco perché i bianconeri intendono rafforzarsi ora. E' possibile, intanto, tentare di superare la Roma. I giallorossi, consapevoli del pericolo bianconero e un po' delusi dal distacco dall'Inter nonostante l'ampliamento dell'organico, sembrano puntare a Mutu, le cui caratteristiche ben si adatterebbero agli schemi di Spalletti. Il sogno rumeno, però, ha un costo molto elevato per la società dei Sensi, che hanno fatto dell'oculatezza nelle spese un irrinunciabile principio di bilancio.
Nel frattempo Zamparini, patron del Palermo, attende le offerte per la sua gallina dalle uova d'oro, Amauri appunto, tenendo in caldo Cristiano Lucarelli che, con il permesso dello Shaktar Donetz e per il fatto che il campionato in Ucraina resto fermo a lungo per la pausa invernale, vuole tornare in Italia. Anche per non perdere l'opportunità di disputare, con la maglia azzurra, i prossimi campionati europei di Svizzera ed Austria. In questo enorme, teorico, giro di milioni d'euro, trovano spazio anche le speranze delle società minori che hanno bisogno, come l'aria, di rinforzi per tentare d'evitare la retrocessione. Occorre attendere la fine di gennaio, quando si tireranno le somme: non solo degli acquisti e delle cessioni, ma anche dei debiti.

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