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mercoledì 26 dicembre 2007

Juventus - E ora spazio al mercato

La vittoria sul Siena, la nona consecutiva contro i toscani, è valsa, insieme ai tre punti d’ordinanza, tre giorni di vacanza in più. Per l’occasione è stato “Brazzo” Salihamidzic a vestire i panni di Babbo Natale, sbloccando il risultato nel momento in cui gli spazi gentilmente concessi dagli avversari cominciavano a diminuire. Il lavoro iniziato dal bosniaco, al terzo gol stagionale, è stato completato manco a dirlo da David Trezeguet, sempre più capocannoniere con 13 reti segnate.

Il terzo posto solitario e il vantaggio sulle inseguitrici che aumenta consentono alla Juve di guardare con serenità al futuro partendo dal mercato di gennaio che servirà ai bianconeri per chiudere la pratica-Mellberg, che arriverà a giugno a parametro zero, e definire i dettagli di un paio di trattative importanti.

Il primo nome in cima alla lista è quello di Rafael Van der Vaart, stella dell’Amburgo e della nazionale di Marco Van Basten, che ha recentemente dichiarato alla “Bild” di sentirsi già juventino. L’operazione si aggira intorno ai 20 milioni di euro e dovrebbe prevedere l’inserimento di una contropartita tecnica, quasi certamente Sergio Almiron, gradito ai tedeschi.

L’altro giocatore è Branislav Ivanovic, ventitreenne difensore serbo della Lokomotiv Mosca, presenza fissa sui taccuini degli osservatori bianconeri. Il costo del cartellino, quasi 15 milioni, ha impaurito tutti i club interessati al giocatore, compresa la Juventus che a gennaio si farà avanti ufficialmente con un’offerta che non dovrebbe superare i 10 milioni di euro.

Sul fronte delle cessioni, sicure le partenze di Boumsong e Criscito. Il francese si accaserà al Besiktas che in estate aveva manifestato il proprio interesse anche per Legrottaglie. L’under 21 tornerà invece al Genoa, in prestito fino a giugno.

Intanto oggi, per i giocatori, è scattato il classico “sciogliete le righe”: la squadra si ritroverà il 2 gennaio per la ripresa degli allenamenti in vista della difficile trasferta del “Massimino”, a Catania.

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